Carnevale di Viareggio Virtual Tour

Dal tempo degli Egiziani, che festeggiavano il Carnevale come un vero e proprio rito religioso, passando dai Greci, che dedicavano i riti al dio del vino Dionisio, si arriva alle prime mascherature a cura dei Romani, durante i Baccanali prima e, in marzo e dicembre poi, i Saturnali che si svolgevano, nell’arco di sette giorni, durante i quali gli schiavi prendevano le sembianze dei padroni, e viceversa. Da un origine religiosa, questi riti presero sempre più un carattere esclusivamente legato al divertimento popolare. Durante il Medioevo si diffuse nelle città il gusto di, mascherandosi, prendersi gioco, contestare, denunciare le gerarchie, i vizi, i malcostumi. Nel Rinascimento il Carnevale prese una forma più raffinata, legata al teatro, alla danza, alla musica, questo grazie al fatto che le Corti Europee aprirono i loro palazzi al nuovo divertimento.
Il carnevale conosce il suo massimo splendore nella Firenze di Lorenzo dei Medici, con le eleganti e sfarzose sfilate di carri allegorici. Con la Commedia dell’Arte gli attori introducono le maschere, che presto diventano simbolo delle città d’origine, e ne rappresentano il carattere dei propri abitanti.
Viareggio, con il suo carnevale rappresenta nel mondo tutta la cultura, la simpatia, l’ironia dei Toscani, ma soprattutto l’allegria dei suoi cittadini.
Nato nel 1873 dall’idea di pochi ragazzi di far sfilare le carrozze trainate da buoi e ornate di fiori, piacque così tanto alla città che, non solo si continuò l’appuntamento, ma si sviluppò nel tempo, tanto da coinvolgere, per l’allestimento dei carri, gli operai dei cantieri navali, i famosi maestri d’ascia, e gli scultori locali. Ben presto la satira toscana completò il lavoro dei carristi, e così, circa mezzo secolo dalla prima sfilata, considerando il peso e la poca conseguente stabilità dei carri, si rese necessario cercare un nuovo tipo di materiale per rappresentare i personaggi del momento; un impasto particolare fatto di acqua, colla, gesso e carta diede un risultato eccellente per costi, maneggevolezza, leggerezza, e ancora oggi i carristi usano la cartapesta, ed è questa tecnica unita a sofisticati ingranaggi, a rendere il Carnevale di Viareggio unico in tutta Italia; la lunga passeggiata a mare di Viareggio diventa uno scenario ideale per assistere, e ammirarne da vicino i particolari, la perfezione dei movimenti dei personaggi raffigurati, ascoltare le tipiche, godibili, canzoni, scritte appositamente per il Carnevale. Nel 1930 fà il suo ingresso il Burlamacco, la maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio, opera dell’allora ventunenne pittore viareggino Uberto Bonetti, che è diventata il simbolo stesso della città di Viareggio.
Dal 2001 i vecchi Hangars, andati a fuoco nel 1960 e ricostruiti perché il Carnevale doveva avere i suoi carri, vengono sostituiti da una moderna imponente struttura, opera dell’ Ingegnere Architetto Francesco Tomassi: la Cittadella del Carnevale, dove le idee e i progetti diventano per un intero mese di festa, magia.

LUCCA 360° … CARNEVALE DI VIAREGGIO 2010

Viareggio nel Cuore, di Fabrizio Galli

Dopo il tragico evento che ha colpito Viareggio si è formato un grande cristallo di ghiaccio che rende le persone immobili. Anche i bambini si rendono conto che qualcosa non va ed il più ribelle con un martello colpisce quel blocco liberando il cuore imprigionato in esso.

Una sola madre... la Terra, di Roberto Vannucci

Al centro del carro troviamo due grossi cigni, ancorati ad un traliccio in acciaio, che si muovono con leggerezza e dinamicità. I colli dei cigni hanno più movimenti con gli occhi e la testa snodati.

Padroni a casa nostra. Soluzione finale, di Lebigre e Rogier

Con le più avanzate tecnologie è stata costruita una struttura in grado di portarci alla scoperta di nuovi pianeti senza il pericolo di contaminazioni. Gli abitanti di questa Cittadella viaggiano in totale sicurezza e al riparo da ogni incontro che destabilizzi le sacre certezze.

Vivere per Ridere di Giovanni e Libero Maggini

La mascherata è dedicata ai maestri della risata che ci hanno regalato momenti felici facendoci dimenticare per un istante la quotidianità. I comici in questa mascherata sono: Totò, Groucho Marx, Stanlio e Olio, Martin Felman, Charlot e i The Blues Brothers.

L'amore rubato di Massimo Breschi

Il fenomeno della violenza sulle donne è un problema a livello mondiale; aggressioni, maltrattamenti, abusi, e stupri colpiscono donne di ogni etnia, età e classe sociale. Essere donna vuol dire essere fragili come una farfalla che rischia di subire la ferocia che si annida negli uomini.

Alfabeto Apocalittico di Alessandro Avanzini

Negli anni 70 nella zona delle fabbriche di via Marco Polo venne allestito dal regista Luca Ronconi l'Orlando Furioso nell'adattamento di Edoardo Sanguineti. Lo sfondo di questa rappresentazione furono i luoghi dove nasce il Carnevale e per la prima volta si ebbe la prima idea di una città del Carnevale (oggi la Cittadella)

Immagini Panoramiche di Simona Bartolomei